Leone: una specie in pericolo
Aumenta il numero di allevamenti degli animali destinati a essere uccisi dai cacciatori

Che la vita possa essere motivo di business lo sapevamo da tempo, ma che fossero in aumento le persone che sono disposte a pagare cifre importanti per togliere la vita a un simbolo di una natura forte e potente, sinceramente mi lascia senza parole.
Alcuni mesi fa sono state rese pubbliche in Sud Africa due inchieste sul terribile aumento di allevamenti di leoni che vengono cresciuti per venire poi uccisi dai cacciatori. Sono animali che vengono nutriti dagli uomini, dei quali quindi non hanno timore, e che poi si ritrovano improvvisamente rilasciati nella savana per entrare nel mirino di un turista che ha pagato migliaia di dollari per provare l'ebrezza di togliere loro la vita.
La cosa più incomprensibile, poi, è che il Ministero dell'Ambiente sudafricano ha aumentato la quota di scheletri che si possono esportare, portandola da 800 a 1500. Uno dei motivi principali è che è in continuo aumento anche la vendita nel Sud- est asiatico delle loro ossa che, ridotte in polvere, hanno sostituito quelle di tigri, animali ormai quasi scomparsi dal pianeta. Questo commercio, legale e illegale, viene motivato dalle credenza che queste sostanze avrebbero un potere afrodisiaco.
L'unica cosa certa è che chi sta contribuendo alla scomparsa del re della foresta non ha e non avrà mai né la sua forza, né il suo coraggio, né la sua bellezza, ma solo la certezza di aver violentato una creatura di Dio.
Questo articolo è stato pubblicato su Famiglia Cristiana