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Anche i cani sono timidi

L'origine della timidezza dei cani può essere dovuta a eccesso di timore o assenza di socializzazione nei primi mesi di vita

13 febbraio 2018
| di Roberto Marchesini
Anche i cani sono timidi

Uno dei grandi problemi che spesso affligge il cane e, di conseguenza, il proprietario è dato da un eccesso di timore o da un'inclinazione all'allerta e alla diffidenza del soggetto.

 

L'origine di questa timidezza, che può essere generalizzata verso le persone sconosciute o verso gli ambienti esterni, può avere diverse eziologie. Può essere l'esito di una "privazione sensoriale", vale a dire riferibile al fatto che nel primo mese di vita il cucciolo è stato tenuto in un ambiente ipostimolante - per esempio luce bassa e pochi rumori di fondo - cosicché ha posizionato le sue soglie di risposta a un livello di alta sensibilità e quindi, una volta adottato e ospitato in un condominio in una metropoli, entra in reattività al più piccolo rumore. Per questo si raccomanda di tenere mamma e cuccioli in condizioni di adeguata stimolazione sensoriale.

 

L'essere timorosi può essere altresì l'esito di una scarsa esperienza col mondo esterno e con gli altri, vale a dire di un deficit di quel processo lungo e complesso che prende il nome di socializzazione. Si tratta di un percorso esperienziale, guidato dalla figura di "base sicura" - nei primi due mesi la mamma e nei mesi successivi il proprietario - che in modo graduale e affiancandolo aiuta il cucciolo a prendere confidenza, ossia a familiarizzare, con il mondo esterno, cioè con altri cani, altre persone e soprattutto con la complessità del mondo.

 

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