C'è ancora tanto da fare per l'ambiente, ma insieme si può
Abbiamo iniziato il 2018 con una serie di notizie non proprio positive.
La Pianura Padana, a causa dell'inquinamento unito alla sua conformazione, è stata definita una delle zone con l'aria più malsana d'Europa. Un gruppo di scienziati di Pisa ha messo in dubbio i sacchetti biodegradabili amici dell'ambiente: non sembrerebbero poi così amici in quanto, per distruggersi, impiegherebbero oltre sei mesi di tempo durante i quale i danni ai mari possono essere importanti. La Germania, il 9 gennaio, si è arresa di fronte alla promessa sul clima perché non è riuscita a stare nel range che si era prefissata. La stessa cosa potrebbe accadere al Regno Unito. Nel mare cinese c'è stato un disastro ambientale causato dalla collisione di due navi che hanno riversato una quantità enorme di petrolio.
Al contempo alcuni scienziati hanno scoperto come aiutare la crescita della barriera corallina. Negli Usa le api, che sembrava stessero scomparendo, si stanno riprendendo e questo è importantissimo per la salute del pianeta. La green economy è in continua crescita. Il Ministero dell'Ambiente del Brasile, insieme ad altri enti, ha deciso di difendere finalmente la foresta amazzonica piantando 73 milioni di nuovi alberi. Per visitare la Repubblica di Palau bisognerà, d'ora in poi, firmare una promessa, stampata sul passaporto, che impegna a rispettare l'ambiente e preservare l'isola.
Insomma, la strada da fare è davvero lunga ma qualcuno ha iniziato a camminare ed è importante scegliere di camminargli a fianco.
Questo articolo è stato pubblicato su Famiglia Cristiana