Un Summit a Parigi per fare il punto sull'ambiente
A due anni dalla COP21 forse qualcosa si muove
E c'è ancora qualcuno che si ostina a dire che i cambiamenti climatici non esistono... Se ne continua a parlare in summit in varie città del mondo eppure siamo ancora molto lontani dalla soluzione di qualcosa che ci coinvolge tutti.
Un tempo pensavamo fosse un problema distante da noi. A nulla valevano immagini di territori devastati dalla siccità o di ambienti distrutti dove uomini e animali condividevano la perdita della propria casa. Recentemente hanno fatto il giro del mondo le immagini di Paul Nicklen, fotografo del National Geographic, di un orso bianco ridotto a pelle e ossa negli ultimi momenti di vita su un prato verde.
Il 12 dicembre a Parigi c'è stato il One Planet Summit presieduto dal presidente francese Emmanuel Macron, dal presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim e dal segretario generale dell'Onu António Guterres. Un incontro alla vigilia del quale anche Papa Francesco aveva fatto sentire la propria voce, augurando che venissero prese decisioni davvero efficaci per frenare i cambiamenti climatici.
Fortunatamente qualcosa, anche se lentamente, sta cambiando. Ad esempio, la Banca Mondiale ha dichiarato che dal 2019 non finanzierà più nessun progetto legato allo sfruttamento di petrolio e gas e dal 2018 renderà pubbliche le emissioni di gas serra dei progetti che aiuta. Inoltre molte importanti aziende hanno deciso di prendere in considerazione il proprio impatto ambientale e di conseguenza fare scelte più responsabili. Anche alcuni gruppi americani, in controtendenza alle scelte di Trump, opereranno per limitare le emissioni di gas serra.
Nuove promesse che speriamo vengano mantenute, perché, come ha dichiarato Macron, sul clima stiamo perdendo una battaglia importante e, aggiungo, non possiamo permettercelo.
Questo articolo è stato pubblicato su Famiglia Cristiana