Un cane "tecnologico"
Il cane è senza dubbio un animale eccezionale nella capacità di adattarsi alle molteplici situazioni in cui l'uomo lo inserisce.
Pensiamo alle sfide tecnologiche a cui lo sottoponiamo: adoperare l'ascensore e capirne l'utilità al punto tale che spesso è il cane a proporne l'uso, tollerare lo spostamento su mezzi meccanici come biciclette, motorini, automobili e altro, convivere con ogni sorta di elettrodomestico e oggi persino con robottini mobili, muoversi nella complessa jungla meccanica della metropoli insieme a sirene, martelli pneumatici.
L'ecosistema del cane è diventato ipertecnologico e lui non mostra più di tanto di provare difficoltà d'inserimento: le macchine stanno diventando sempre di più dei nuovi partner per il cane, da conoscere, prevedere, usufruire. Il rapporto con il cane potrebbe essere la più grande risorsa che l'essere umano ha a disposizione, ma non tanto per le prestazioni che il cane può dare - quantunque importanti - bensì per un motivo più semplice e più profondo: il cane è l'occasione più vicina e più potente per consentire all'essere umano di mettere sotto critica il suo antropocentrismo e aprirsi a dimensioni nuove.
Lasciamo perciò una volta tanto a casa il nostro bisogno di controllare ogni cosa e lasciamoci portare dal cane, a volte basta una passeggiata e un pomeriggio per scoprire un mondo completamente nuovo.