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I segreti dell'avocado

Ricco di proteine, vitamine e antiossidanti, è un frutto che si presta a diversi usi

12 luglio 2016
| di Serena Capurso
I segreti dell'avocado

“Un cibo che non ha rivali tra i frutti, il vero cibo del paradiso”. Così Hemingway definiva l'avocado. Il motivo è che, tra tutti i frutti commestibili, l’avocado è una fonte concentrata di principi nutritivi: ricco di proteine (più del latte vaccino), di grassi buoni e micronutrienti; povero di zucchero e, per questo, facilmente adattabile anche ai pasti salati.

Il suo elevato contenuto calorico impone che siano sempre valutate attentamente le quantità assunte, come per qualunque altro alimento ricco di grassi (un po' come la frutta secca). Dalla sua parte ha però il fatto che contiene tutti e 18 gli amminoacidi essenziali (i mattoni costitutivi delle proteine), gli acidi mono-insaturi salutari e gli acidi grassi essenziali (7 varietà, inclusi omega-3 ed omega-6), utili nella costruzione cellulare che aiutano ad abbassare il colesterolo e fungono da risorsa energetica che può essere bruciata dall’organismo come carburante.

Contengono inoltre una vasta gamma di antiossidanti e di altri nutrienti, inclusi le vitamine A e quelle del complesso B, l’acido folico, le vitamine C, H, K e soprattutto la vitamina E che aiuta a rallentare il processo d’invecchiamento, protegge da malattie cardiache ed è un potente tampone contro gli acidi metabolici e digestivi.

Negli avocado è stata recentemente scoperta anche la presenza di luteina, un carotenoide che aiuta a prevenire alcuni tipi di condizioni cancerose, in particolare relativi alla prostata e alla cervice, e che gioca un ruolo primario anche nella salute dell’occhio.

Come si sceglie? Per capire se l’avocado che stiamo acquistando è al giusto grado di maturazione basta esercitare una lieve pressione sul frutto con il pollice: se l’avocado risulta duro vuol dire che lo dobbiamo far maturare qualche giorno; se al contrario il dito lascia un piccolo solco, l’avocado è diventato troppo maturo. In questo caso, possiamo usarlo per ridurlo in crema ma non possiamo mangiarlo a fette.

L’avocado, se acquistato maturo e pronto per essere mangiato, può essere conservato in frigorifero per uno o due giorni. Se invece viene acquistato non ancora maturo bisogna farlo maturare a temperatura ambiente per un periodo che va dai tre a sei giorni, anche se è possibile accelerare la maturazione inserendo l’avocado in un sacchetto di carta insieme ad un pomodoro.

Consigli per il palato. L’avocado va consumato principalmente crudo in quanto non sopporta la cottura e per questo va aggiunto ai piatti cucinati solo alla fine. Spesso viene servito al naturale, tagliato in due, riempiendo il solco lasciato dal nocciolo con vinaigrette oppure con succo di limone, sale e pepe. Altrimenti potete aggiungere l’avocado alle insalate, alle minestre o a dessert come gelato, mousse e macedonie.

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