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L'importanza della spesa di stagione

La nutrizionista Serena Capurso spiega l'importanza di mangiare sempre frutta e verdura di stagione

03 maggio 2016
| di Serena Capurso
L'importanza della spesa di stagione

Il mio primo articolo per questo sito che parla di animali, ambiente e salute non può che riguardare le verdure di stagione di questo mese!

Finalmente ci stiamo lasciando il freddo alle spalle, nei mercati iniziano ad aumentare le qualità di frutta e di verdura e il bel clima permette anche il germogliare dei semi nel nostro (e nel mio!) orto domestico.
Purtroppo però siamo così abituati a trovare le fragole a Natale, a causa del modello produttivo alimentare di massa, che spesso nemmeno conosciamo quello che la natura ci offre in ogni periodo dell'anno.


Noi nutrizionisti insistiamo sempre su quest'argomento, ma perché lo facciamo?

Ecco cinque buoni motivi:

1. Meno Pesticidi: sicuramente è vero per quanto riguarda i prodotti biologici e biodinamici, ma anche i prodotti 'non bio', quando sono di stagione, richiedono una quantità decisamente inferiore di prodotti chimici per il controllo dei parassiti, mentre le piante coltivate fuori stagione risultano normalmente più deboli e quindi più facilmente preda di attacchi da parte di insetti indesiderati,

2. Un occhio al portafogli: visto che gli alimenti di stagione non hanno bisogno di serre, costa meno produrli, conservarli e distribuirli. E in questo periodo di crisi non è poco.

3. Migliore valore nutrizionale: gli alimenti che seguono il loro normale ciclo vitale presentano una maggiore quantità di nutrienti e di principi attivi che Madre Natura ha sapientemente bilanciato in relazione alle stagioni.

4. Il vero sapore: chi non si è accorto della differenza nel sapore di un peperone o di un pomodoro in inverno? Meno i cibi sono saporiti, più saremo tentati di abbondare con i grassi da condimento e questo sicuramente non giova alla nostra salute. Al contrario, frutta e verdura di stagione sono più saporite, profumate e aromatiche.

5. Minor costo ambientale: in generale gli ortaggi fuori stagione risultano molto inquinanti a causa dei forzati processi produttivi (riscaldamento, serre, celle frigo, fertilizzanti, etc), a maggior ragione se provengono da paesi lontani per i quali si deve aggiungere il costo ambientale dei trasporti che peggiora la situazione globale.   

 

Per fare una spesa consapevole può essere utile avere a portata di mano una tabella o un calendario degli alimenti di stagione di cui il web è pieno: scegliere i prodotti in questo modo è alla base della dieta sostenibile, così come la definisce la FAO che parla appunto di una “dieta a basso impatto ambientale che contribuisce alla sicurezza alimentare e nutrizionale ma anche a una vita sana per le generazioni presenti e future”.

 

Caratteristici di questo periodo sono frutta e verdura nutrienti e rinfrescanti, ricche di antiossidanti e che ci aiuteranno a far fronte alle alte temperature dei mesi a venire e prepareranno la nostra pelle all'esposizione solare. Oltre alle verdure già presenti da marzo, come bietole o coste (ricche di calcio, potassio, fibre e vitamina A), si iniziano a vedere asparagi (poveri di grassi, ricchi di calcio, fosforo, magnesio, potassio, vitamina A, B6 e C), agretti (ricchi di Vitamina A, C e B3, potassio, calcio, magnesio e ferro), carciofi e tarassaco (ricchi di fibre e vitamine e utili alla depurazione del fegato). A proposito di frutta, le tanto amate fragole  (ricche di Vitamina C, A, B1 e B2) iniziano a farsi spazio tra gli agrumi e le mele.

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