Biocarburante dalle alghe "stressate"
Su questo che stanno lavorando i ricercatori del Joint Genome Institute, parte del dipartimento Usa dell'Energia, con l'obiettivo di ottenere carburanti sostenibili senza sottrarre spazio alle produzioni agricole.
Stressare le alghe per produrre biocarburanti: è su questo che stanno lavorando i ricercatori del Joint Genome Institute, parte del dipartimento Usa dell'Energia, con l'obiettivo di ottenere carburanti sostenibili senza sottrarre spazio alle produzioni agricole.
Le alghe, come le altre piante, possono convertire la luce in composti chimici ricchi di energia, ma a differenza delle piante terrestri la loro coltivazione non richiede l'uso di terreno agricolo. Alcune alghe come la Chlamydomonas reinhardtii, si legge in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Plants, se stressate rilasciano oli o lipidi ad alta densità energetica che poi possono essere convertiti in carburante.
Per capire come stressare le alghe senza causarne la morte, gli esperti hanno analizzato i geni che sono attivati durante la produzione lipidica e il meccanismo molecolare che si crea. Lo stress è stato indotto privando le cellule di azoto e zolfo.
"Lo studio ha scoperto come le cellule possono essere indotte a produrre molti lipidi senza morire", ha spiegato il coautore della ricerca Axel Visel, secondo cui "questa strategia può essere applicata ad altre specie di alghe, più adatte a una produzione di biocarburante su larga scala".