No latte bio per le signore in dolce attesa. Perché?
A sostenerlo è una ricerca dell’ Universita’ di Reading, condotta da Ian Givens e pubblicata dalla rivista Food Chemistry.
L'alimentazione in gravidanza riveste un ruolo chiave per la salute di mamma e bambino, Il latte fa parte di una nutrizione equilibrata e sana, grazie al suo apporto proteico e minerale. Ma una recente ricerca sottolinea come, per quanto riguarda l’alimentazione in gravidanza, sia meglio evitare sia il latte uht, cioè a lunga conservazione, sia quello biologico.
Perché evitare queste tipologie, molto comuni e apprezzate, di latte? Per la loro carenza di iodio. A sostenerlo è una ricerca dell’ Universita’ di Reading, condotta da Ian Givens e pubblicata dalla rivista Food Chemistry. L’alimentazione in gravidanza dovrebbe prevedere latte “normale” perché in quello bio e nella varietà uht, il tasso di iodio sarebbe inferiore addirittura di un terzo rispetto al latte fresco non biologico.
L’apporto di iodio è così importante perché aiuta il regolare e sano sviluppo cerebrale del bambino, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza. La carenza di iodio, colpevole di deficit di apprendimento e ritardi nello sviluppo cognitivo, sembrava essere un problema superato e appartenente al passato. Invece no.
In realtà, ormai, l’alimentazione quotidiana non ne è più sufficientemente ricca e si rischia, dunque, di tornare a soffrire di pericolose carenze. Anche bambini e adolescenti, così come le donne in gravidanza, manifestano deficit di iodio giudicati preoccupanti dalla comunità medico-scientifica.
Fonte: bimbisaniebelli.it