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di Marco D’Amico

SHETLAND, UNA SELVA DI ANIMALI
di Marco D’Amico

8 giugno 2001 - E’ il paradiso dei naturalisti ed in particolare degli appassionati di birdwatching. Gli amanti degli uccelli, infatti, possono perdere lo sguardo in queste isole a metà strada tra la Norvegia e la terraferma scozzese: le Shetland. A modo suo, l’arcipelago delle Shetland ha qualcosa di magico e di inspiegabile nel clima che è sorprendentemente mite mentre in piena estate il sole non tramonta quasi mai. In questo paesaggio da favola è rilassante perdersi in lunghe passeggiate tra le verdi colline e lungo le scogliere battute dai venti del nord. Proprio su queste altissime scogliere che troneggiano sul mare si possono ammirare decine e decine di specie di uccelli che ricoprono letteralmente le rocce, con lo sguardo attento verso il mare.. L’arcipelago delle Shetland, infatti, rappresenta in Europa una delle aree più interessanti per quel che concerne gli uccelli marini ed ospita molte altre specie nordiche che generalmente si trovano a latitudini più a nord. Gli uccelli sono talmente tanti che gli ornitologi debbono inevitabilmente operare una selezione tra le specie presenti: fulmari, sule, gabbiani tridattili e alche. Tra le colonie più grandi che si sono stabilite sull’isola ci sono quelle delle sule e dei fulmari e sono facilmente osservabili dall’uomo. Non sono invece accessibili i nidi della berta minore e dell’uccello delle tempeste, costruiti in zone più impervie. Curiosità, invece, suscitano lo stercorario maggiore e il labbo che sono specie molto antiche e comuni nelle Shetland e vivono di “pirateria”. Questi uccelli, infatti, predano le uova e i piccoli di altre specie e riescono anche a far mollare le prede ad altri volatili ed addirittura a rigurgitarne il cibo. Gli uccelli sono comunque presenti non solo nella costa ma anche all’interno, negli stagni e sui pascoli, che ospitano il piovanello pancianera, la strolaga minore, il chiurlo piccolo, lo smergo minore, l’orco marino, il fischione e raramente il cigno selvatico. In estate, invece, chi ha la fortuna di fare una vacanza da queste parti può ammirare il beccaccino, il piviere dorato, l’edredone, il piro-piro piccolo e la sterna comune e codalunga. Per chi ama conoscere la storia del territorio va ricordato che i residenti delle Shetland discendono ovviamente dai vichinghi e proprio da questo antico popolo di viaggiatori i locali hanno acquisito le antiche professioni quali la filatura e la tintura naturale della lana. Per i viaggiatori moderni, dunque, questa è anche un’occasione in più per trascorrere una vacanza da queste parti e scatenarsi negli antichi balli che la fanno da padrone nelle feste vichinghe, alle quali è possibile partecipare. L’arcipelago delle Shetland, tornando alle bellezze del territorio, è la meta ideale per una vacanza naturalistica non solo per gli appassionati di birdwatching ma anche per tutti coloro che hanno voglia di ammirare animali in libertà visto che sono ricche di fauna selvatica. I pony dal pelo lungo ed ispido pascolano in completa libertà mentre in mare e sugli scogli si possono ammirare ed ascoltare i canti delle foche grigie che a migliaia amano crogiolarsi al sole sulle scogliere e che da sole valgono un viaggio a queste latitudini. In mare, inoltre, basta poco per vedere ad occhio nudo le lontre e perfino le balene.che nuotano pigramente tra i fluttui del mare del Nord solcato da pescherecci e dalle temibili petroliere. Una di queste, la petroliera Braer nel 1993, si è incagliata sugli scogli lambiti dal mare che in inverno diviene “cattivo” e fa paura, specialmente quando le giornate si fanno brevi e terribilmente buie. Proprio il petrolio è lo spauracchio degli abitanti dello Shetland che si sono visti costruire sulle proprie isole una enorme base di estrazione petrolifera, con chilometri di tubi di acciaio, serbatoi e container che hanno modificato una parte dell’ambiente ma, allo stesso, tempo hanno creato un piccolo businnes per i locali. La cosa più importante, comunque, è che la società petrolifera è stata obbligata dagli stessi residenti a togliere ogni metro di tubo, ogni bullone, ogni serbatoio costruito sull’isola nel momento in cui, tra circa 20 anni, toglieranno le tende perché non ci sarà più niente da estrarre. E sarà ad allora che le Shetland torneranno ad essere un paradiso di tranquillità per uomini ed animali. Oggi, comunque, è pur sempre possibile avventurarsi tra queste isole per ammirare i grandi spazi ed osservare in gran libertà uccelli, lontre, foche, balene e pony selvatici.

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