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9 lug 01
9 lug 01
ALLARME DEGLI SCIENZIATI: FOCHE SENZA CIBO
9 lug 01
Pratesi, Wwf: "Tutta colpa dell'effetto serra".
9 luglio 2001 - Allarme foche. Duecentomila animali di questa specie, un numero davvero enorme, sono rimaste intrappolate nel Mar Bianco, al largo della costa settentrionale russa. Rischiano di morire. C'è soltanto un mese di tempo per riuscire a salvarle. La colpa? È tutta del freddo che ha impedito il distacco dei ghiacci su cui si trovano i branchi di foche. Lanciano l'allarme i ricercatori dell'Istituto oceanografico di Arcangelo e inviano un appello alla comunità internazionale, alle autorità. Chiedono di attivarsi, subito, rispetto a questa nuova emergenza: per salvare almeno una parte delle duecentomila foche in pericolo di vita vanno subito realizzati una serie di interventi per trasportarne alcune nel Mar di Barents e assicurare cibo alle altre. Raccontano gli studiosi di Arcangelo di aver avvistato grandi branchi di foche in difficoltà, tra cui numerosi piccoli, durante una ricognizione in aereo. Sono rimaste imprigionate su blocchi di ghiaccio nel golfo di Kandalaksha, fra la penisola di Kola, la Carelia e la regione di Arcangelo. Non hanno dubbi gli scienziati: quei blocchi di ghiaccio sui quali si trovano le foche avrebbero dovuto, come accade ogni anno, staccarsi dalla terraferma ed essere trasportati dalle correnti verso il Mar di Barents. Ma il fenomeno naturale non si è verificato a causa delle condizioni metereologi! che avverse, il ghiaccio non si è staccato e ha intrappolato le foche nel Mar Bianco.
E, ora, gli animali rischiano di morire perché non hanno a disposizione il cibo necessario. Come, del resto, è già accaduto proprio nel Mar Bianco nel 1966 quando morirono in quella zona il sessanta per cento di tutte le foche neonate. Se non ci saranno interventi speciali oltre metà delle foche, soprattutto quelle piccole, sono condannate infatti a morire entro un mese. Raccoglie l'appello Fulco Pratesi, presidente del Wwf. Il freddo che ha impedito il distacco dei blocchi di ghiaccio? "Un parossismo climatico che deriva dall'effetto serra - spiega Pratesi - Si tratta di episodi climatici estremi provocati dalla grande energia che surriscalda il pianeta". E Pratesi ricorre ad una serie di esempi "estremi" come lo scioglimento dei ghiacciai che provoca problemi agli orsi polari, le grandi alluvioni come quella del Mozambico, o, all'inverso, il caso del Mar Bianco. Un'altalena caldo-freddo causata dalle emissioni di gas ad effetto serra.
"Tutte crisi provocate dall'uomo - commenta ancora Pratesi -. Non si deve infatti pensare al riscaldamento globale come ad un percorso lineare. L'energia che resta intrappolata dall'effetto serra può provocare una serie di fenomeni estremi. Duecentomila foche prigioniere, a mio avviso, una tragedia enorme. Si potrebbe infatti guardare al caso del Mar Bianco come ad un fatto naturale in cui viene messa in atto una sorta di selezione naturale ma visto l'allarme lanciato dagli scienziati si è maggiormente propensi a credere che si tratti di specie rare. Certo, in Russia, in quella zona, ci sono enormi problemi ad intervenire a causa delle oggettive difficoltà di collegamento".
L'allarme-foche è all'attenzione del Wwf internazionale. L'associazione ambientalista, del resto, è già attivamente impegnata in Russia: qui, ha trasformato la penisola di Thjmir in una delle più grandi riserve naturali del mondo.
Fonte: Pet News
Fonte primaria: Il Mattino On Line Daniela Limoncelli
E, ora, gli animali rischiano di morire perché non hanno a disposizione il cibo necessario. Come, del resto, è già accaduto proprio nel Mar Bianco nel 1966 quando morirono in quella zona il sessanta per cento di tutte le foche neonate. Se non ci saranno interventi speciali oltre metà delle foche, soprattutto quelle piccole, sono condannate infatti a morire entro un mese. Raccoglie l'appello Fulco Pratesi, presidente del Wwf. Il freddo che ha impedito il distacco dei blocchi di ghiaccio? "Un parossismo climatico che deriva dall'effetto serra - spiega Pratesi - Si tratta di episodi climatici estremi provocati dalla grande energia che surriscalda il pianeta". E Pratesi ricorre ad una serie di esempi "estremi" come lo scioglimento dei ghiacciai che provoca problemi agli orsi polari, le grandi alluvioni come quella del Mozambico, o, all'inverso, il caso del Mar Bianco. Un'altalena caldo-freddo causata dalle emissioni di gas ad effetto serra.
"Tutte crisi provocate dall'uomo - commenta ancora Pratesi -. Non si deve infatti pensare al riscaldamento globale come ad un percorso lineare. L'energia che resta intrappolata dall'effetto serra può provocare una serie di fenomeni estremi. Duecentomila foche prigioniere, a mio avviso, una tragedia enorme. Si potrebbe infatti guardare al caso del Mar Bianco come ad un fatto naturale in cui viene messa in atto una sorta di selezione naturale ma visto l'allarme lanciato dagli scienziati si è maggiormente propensi a credere che si tratti di specie rare. Certo, in Russia, in quella zona, ci sono enormi problemi ad intervenire a causa delle oggettive difficoltà di collegamento".
L'allarme-foche è all'attenzione del Wwf internazionale. L'associazione ambientalista, del resto, è già attivamente impegnata in Russia: qui, ha trasformato la penisola di Thjmir in una delle più grandi riserve naturali del mondo.
Fonte: Pet News
Fonte primaria: Il Mattino On Line Daniela Limoncelli