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2 lug 01

AVANZA BRASILE:AZZONIA IN PERICOLO
2 lug 01

Quaranta miliardi di dollari saranno destinati
a costruire opere devastanti che rischiano di far saltare un intero ecosistema e, con esso, gli animali che ne fanno parte.

2 luglio 2001 - Il governo brasiliano si sta preparando a lanciare l'assalto finale sulla foresta amazzonica. L’allarme è stato evidenziato nei giorni scorsi dal giornale inglese “The Guardian” dalle cui pagine si legge che “una nuova ondata di progetti stanno infatti per essere approvati dal parlamento senza che vengano consultate le comunità locali”.
Sono previsti la costruzione di 10,000 km di autostrade, nuove concessioni di taglio, dighe, porti, miniere, canali, linee elettriche ecc. Il programma da 40 miliardi di Dollari, denominato "Avanza Brasile", concede ben poco spazio allo sviluppo sostenibile, e le organizzazioni ambientaliste brasiliane, tra cui il WWF, temono possa trasformarsi in un assalto finale alla foresta.
Un team di scienziati del National Institute for Amazonian Research ha cercato di prevedere quale foresta amazzonica sarà ereditata dalla prossima generazione e soprattutto quale sarà l’ambiente che andrà ad ospitare le numerosissime specie di animali presenti. I ricercatori hanno usato i dati del passato per prevedere il futuro, e i risultati sono stati allarmanti. Attualmente due terzi delle foreste pluviali rimaste sul pianeta si trovano in Brasile, e solo il 14% dell'Amazzonia e' stata tagliata. Ma secondo le previsioni, tra 20 anni, il 42% di questa sarà completamente denudata o gravemente degradata; e solo il 5% riuscirà a mantenere una buona integrità. Anche le previsioni più rosee dicono che almeno meta' della foresta non avrà piu' lo stato originario, e il 30% sarà perso per sempre. Miliardi di persone ne subiranno le conseguenze: la deforestazione di larga scala diminuirà del 20% le piogge nella regione, rallentando l'evaporazione e l'assorbimento dell'energia solare, due fattori essenziali per la formazione delle nuvole. La combustione di alberi comporterebbe l'accentuazione del riscaldamento globale, con conseguenze imprevedibili per il clima terrestre.
"Le previsioni, afferma il team, non sono allarmistiche. Abbiamo controllato e ricontrollato i dati piu' volte e non ci sono state altro che conferme."
Le strade progettate garantiranno inevitabilmente maggiore accesso alla foresta e quindi la deforestazione aumenterà. Il progetto piu' controverso e' la BR-163, un'autostrada di 960 km che collegherà Cuiaba Nord al porto di Santarem.
Il piano del governo e' quello di aprire la foresta alla coltivazione di soia: la strada permetterà, infatti, ai grandi coltivatori di soia del Mato Grosso di esportare i raccolti in Europa tramite il porto di Santarem. Secondo il National Institute for Amazonian Research, la costruzione di questa strada comporterà l'abbattimento di 49,000 Km2 di foresta e altrettanti in pericolo di incendio. Molti speculatori si stanno già mettendo all'opera comprando terre lungo il percorso stradale previsto o investendo denaro, sicuri di guadagnarci non appena la strada sarà costituita. Il governatore dello stato Amazonas dice di non essere stupito delle preoccupazioni esterne. Sostiene che le ONG sono male informate e che i programmi governativi non colpiranno il cuore della foresta che sinora è stata scarsamente denudata

traduzione a cura di Fabio Quattrocchi

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