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Trentino, nuove indagini per la morte dell’orsa KJ2

27 novembre 2018
| di Redazione
Trentino, nuove indagini per la morte dell’orsa KJ2

Il Giudice delle indagini preliminari del tribunale di Trento ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura sulle indagini per l’uccisione dell’orsa KJ2. Si può quindi considerare riaperto il caso della femmina di orso, di circa 14 anni, abbattuta nell’estate 2017 nella zona del Bondona, la montagna che sovrasta Trento, dagli agenti del Corpo forestale.

 

Una decisione ordinata dal presidente della Provincia perché l’orsa era stata ritenuta un pericolo per l’incolumità pubblica. Apparentemente l’animale aveva ferito un uomo. Come denunciano le associazioni animaliste, al momento dell’aggressione l’orsa non era sola ma in compagnia dei suoi cuccioli, di cui però da allora non si è più trovata traccia. Gli orsetti non diventano autonomi prima dei due anni, quindi si ipotizza che senza la madre non siano stati in grado di sopravvivere da soli.

 

Il Wwf, che è riuscita a impedire l'archiviazione del caso presentando un esposto, nel 2017 aveva parlato dell’uccisione come di “una scelta drastica e fuori luogo in questo frangente, una scelta politica più che tecnica”. Anche perché tutti sanno che una femmina di orsa, in presenza dei cuccioli, è più aggressiva perché percepisce come un pericolo la presenza di un cane, come nel caso di KJ2.

 

 Altri indizi emersi successivamente hanno poi capovolto la situazione: l’orsa, infatti, non avrebbe attaccato l’escursionista ma sarebbe stata aggredita dall'uomo, che sembra girasse con il cane senza guinzaglio.

 

 

 

 

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@liciaanimalie

Corpo Forestale Dio li fa poi li accoppia