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Nuova Zelanda, oltre 146 balene spiaggiate

26 novembre 2018
| di Redazione
Nuova Zelanda, oltre 146 balene spiaggiate

Dopo l’ennesimo caso di una balena trovata morta con circa 6 kg di plastica nello stomaco, questo magnifico animale è di nuovo protagonista di una notizia drammatica.

Nella notte di sabato 24 novembre più di 140 esemplari di balene pilota si sono spiaggiati a Mason Bay, nell’isola di Steward Island, a Sud della Nuova Zelanda.

Le autorità sono state allertate quando ormai era già tardi per più della metà delle balene, e secondo Ren Leppens, direttore del Dipartimento delle operazioni di recupero, le probabilità di salvare le balene ancora in vita riportandole in mare sono molto basse. In alcuni casi, vista la difficoltà delle operazioni, si è preferito ricorrere all’eutanasia per evitare ulteriori sofferenze agli animali.

Proprio il Department of Conservation ha richiesto un aiuto per la mattina del 27 novembre per spostare gli otto esemplari ancora vivi su una spiaggia dove ci sono più possibilità di aiutarle a tornare in acqua.  

Nonostante il fenomeno degli spiaggiamenti avvenga da millenni, non esiste ancora una spiegazione valida del perché questo accada, ma solo ipotesi. C’è chi sostiene che interessi solo gli esemplari malati, altri credono che avvengano per un errore delle balene che si avvicinano troppo alla costa durante la caccia. Altri ancora incolpano i sonar utilizzati per intercettare i sottomarini che disorienterebbero gli animali.

Questo di Mason Bay è un episodio drammatico ma non di certo il più grave: nel febbraio 2017 furono ben 416 i globicefali che si arenarono su un’altra isola del sud della Nuova Zelanda, Golden Bay.  

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